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UDA 30 Sec_II_grado_1_2 C1 Natura ipsa docet

Lo studio della letteratura contribuisce in maniera fondamentale alla formazione della coscienza civica e sociale che in forma più ampia comprende anche quella ecologica. In particolare, la letteratura ci insegna come la storia dell’uomo sia stata connotata da un rapporto con la natura finalizzato esclusivamente allo sfruttamento delle risorse e come sia importante, invece, per salvarsi dall’estinzione, che l’uomo sviluppi quella che Goleman definisce “intelligenza ecologica”, cioè la consapevolezza del proprio ruolo e delle conseguenze che ogni azione ha sugli equilibri naturali. A partire dalla lettura dell’articolo Plinio ecologista, fornito agli studenti, l’obiettivo è quello di far riflettere su alcune tematiche ambientali, in una prospettiva diacronica e in rapporto col presente. L’attività mira al conseguimento delle competenze digitali illustrate sotto (livello base) e la scelta del tema mira all’acquisizione di una sensibilità ambientale mediante collegamenti e approfondimenti da attivare con l’uso delle risorse digitali. 

Plinio il Vecchio, osservando le profonde trasformazioni che gli interventi umani apportarono all’ambiente italico dall’età repubblicana a quella giulio-claudia, nella Naturalis Historia, di fronte ai continui atti contro la natura, manifesta il suo sdegno giustificando i terribili eventi naturali che colpiscono l’uomo come una difesa da parte della terra ed è convinto che nella natura stessa possiamo trovare gli strumenti per migliorare la nostra vita e alleviare il dolore causato dalle malattie: “natura ipsa docet”. L’autore della Naturalis historia, dunque, è da considerarsi un ‘ecologista ante litteram’ e questa sua fama si evidenzia quando spiega le colpe degli uomini nello sfruttamento della natura e della terra. Agli occhi di Plinio è soprattutto in ambito minerario che l’alterazione si muta in profanazione, provocando (didicit homo naturam provocare) l’indignata reazione delle forze naturali. 

La presente Unità di Apprendimento interesserà in particolare due ambiti disciplinari: scienze naturali e latino. 

Scienze naturali: Partendo dall’elogio della Terra, N.H. II 154-159, in cui Plinio, tra l’altro, condanna l’attività estrattiva dei minerali per le conseguenze che questa ha sull’equilibrio dei sistemi ambientali, si affronterà il tema della crescita della domanda di materie prime che rappresenta un problema per la sostenibilità sia a breve che a lungo termine. In particolare, si porrà l’attenzione sull’estrazione delle terre rare e del Litio evidenziando: classificazione chimica; origine e paesi produttori; Economic Importance; Supply Risk; classificazione tra le  materie prime critiche; applicazioni tecnologiche; impatti sull’ambiente e sostenibilità. Le informazioni acquisite verranno utilizzate per l’ideazione e la progettazione di una presentazione multimediale che rappresenterà il prodotto finale del progetto.

Latino: A partire dalla lettura dell’articolo iniziale e di alcuni brevi passi di Plinio in traduzione italiana (N.H. I 258; VII 1-5; XVIII 1-4; XXXIII 1-3) si avvierà una riflessione linguistica e culturale, volta da un lato ad approfondire il senso di alcuni termini-chiave in italiano e in latino, e dall’altro a cogliere le considerazioni più di natura etica che ambientale degli antichi (“tentiamo di raggiungere tutte le fibre intime della terra e viviamo sopra le cavità che vi abbiamo prodotto, meravigliandoci che talvolta essa si spalanchi o si metta a tremare, come se, in verità, non potesse esprimersi così l’indignazione della nostra sacra genitrice, indignatione sacrae parentis”). Verrà stilato un glossario di termini essenziali. 

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